Storia del Santuario


Santuario Diocesano "Madonna della Bruceta"

Il Santuario si trova in posizione panoramica. E' una bella costruzione di ossatura romanica; l'abside risale al secolo XII, con facciata preceduta da un singolare avancorpo semicircolare. 

 Il Santuario negli anni '50 '60


Originariamente la chiesa era dedicata alla Madonna delle Grazie e si narra che una fanciulla sordomuta, mentre pascolava il suo piccolo gregge in cima alla collina, fu avvicinata da una Signora che le chiese un agnello. La ragazza disse che doveva chiedere il permesso ai suoi genitori, per cui disse alla Signora di attendere mentre si recava a casa per chiedere l'autorizzazione. I genitori, ovviamente, meravigliati per la riacquistata favella ed udita la richiesta della figlia, le dissero che poteva senz'altro regalare alla  Signora anche tutto il gregge.

 Interno del Santuario ai giorni nostri


La fanciulla tornata dove era apparsa la Signora non la trovò, ma udì una voce che diceva "Io sono la Regina del Paradiso". La gente del luogo riconobbe nel fatto l'intervento miracoloso della Madonna per cui fu deciso di costruire sulla collina una cappella dedicata alla Madonna delle Grazie.

Particolare dell'interno del Santuario


Il cambio del nome è da attribuire alla razzia compiuta dai Saraceni nel secolo IX ai danni di quelle terre. I Saraceni sbarcati in Sicilia percorsero tutta la penisola approdando in Piemonte e si accamparono a Frassineto Po e, da qui, con repentine incursioni, saccheggiavano i paesi dei dintorni. Neanche i dintorni di Acqui furono risparmiati e, negli anni 900, anche Cremolino subì l'incursione dei Mori che ovunque distrussero e bruciarono e non fu risparmiata neanche la cappella della Madonna delle Grazie che da allora fu chiamata della "Brucetta".

Particolare dell'interno del Santuario


La cosa più straordinaria che riguarda il Santuario è il fatto che è l'unico Santuario che gode del privilegio del "Santo Giubileo". Una istituzione religiosa stabilita da Mosè che prevedeva che ogni 50 anni gli schiavi recuperavano la loro libertà, riacquistavano la proprietà dei loro beni venduti e venivano loro condonati i loro debiti.
Questa tradizione, nel 1300, fu ripresa da Bonifacio VIII che istituì il Giubileo ogni 100 anni, con la remissione totale di tutti i peccati a condizione che si visitassero le chiese prestabilite.
Più recentemente il Giubileo fu portato a 25 anni e furono proclamati anche dei Giubilei particolari.

Parte frontale del Santuario "Madonna della Bruceta"


Il Santuario dal 1700 al 1800
Per tornare al Santuario della Brucetta, verso il 1700 il Piemonte fu occupato dalle truppe napoleoniche con la soppressione degli ordini religiosi e l'incameramento dei loro beni, ciò avvenne anche a Cremolino.

Dipinto su pietra della Madonna della Bruceta


Nel 1802 tra Napoleone e la Santa Sede, fu raggiunto un accordo per cui veniva concessa, alla Francia, l'indulgenza plenaria in forma di Giubileo.
Il Sac. Giacobbe Francesco, cappellano del Santuario, nel 1808, approfittando della presenza a Savona di Pio VII, lo andò a trovare riuscì ad ottenere, verbalmente, per una prima volta, l'indulgenza plenaria in forma giubilare, a chi visitava il Santuario della Bruceta nei giorni dell'ottavario della festa.

Nel 1808 Pio VII concede l'indulgenza plenaria in forma giubilare


Nel 1810 lo stesso don Giacobbe richiese al Papa di accordare in perpetuo l'indulgenza plenaria dei fedeli che visiteranno, confessati e comunicati, la Chiesa della Bruceta nel giorno in cui si celebra il SS. Nome di Maria (12 settembre) e per otto giorni. Ottenne la concessione, ma nonostante ciò, ogni anno rinnovò la richiesta, sino a quando la Santa Sede, accertata la correttezza della concessione giubilare, "in perpetuo, la confermò con proprio decreto.

Il Sac. Francesco Giacobbe, Cappellano del Santuario, che ottenne il primo Giubileo 


Chiunque, ancor oggi, si rechi al Santuario della Madonna della Bruceta nei giorni dal 12 al 18 settembre, si sia confessato e prenda la Comunione, potrà godere, una sola volta, dell'indulgenza plenaria. La ripetizione di questa pratica per più giorni consente di offrire l'indulgenza in favore di malati o defunti.

L'interno del Santuario negli anni '50


Nonostante tutto, questo prodigioso Santuario è rimasto un bel Santuario di campagna, migliorato nel tempo ed integrato anche con una artistica Via Crucis sistemata lungo la dolce salita che dalla statale, sale sino al Santuario.

Una bella veduta del Santuario della Bruceta


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